PANORAMA FOTO TOURS A BARCELONA

Questo è il mio treppiede MANFROTTO MK394-H, perchè ho scelto questo?

beh ovvio, per il solito dilemma: qualità, prezzo e peso.

Ammetto di aver iniziato con treppiedi da 4 soldi, quelli che si trovano nelle fiere e nei mercatini. Credo sia stata in una bancarella di oggettistica a basso costo aveva quei treppiedi da 30 o 25 mila lire. (Ah le lire..quasi me ne ero dimenticato!!)

Ricordo di aver estratto quei sodi addirittura con riluttanza, per era troppo, ma solo il tempo mi avrebbe insegnato che non era abbastanza.

Per binocoli, visori e la mia compatta era più che stabile in tutta sicurezza dal mio balcone. La musica è cambiata appena ho deciso di  trasporlarlo, posarlo alla meno peggio in auto, aprire chiudere, regolare, aprire di nuovo.Così presto si sono verificati i primi crack. Ostinato per come sono e amante di Mc Gyver lo sistemai alla meno peggio, ma non per molto .

La qualità si paga e chi meno spende più spande, almeno per questo caso.

Completamente inutilizzabile e riempito di nastro e filo di ferro decisi che era il momento di fare un passo avanti per acquistare un treppiede nuovo.

Su consiglio di un mio amico, il solito, capii che 25 mila lire erano davvero ridicole per un treppiede decente.

L’idea della mia reflex su un treppiede instabile e quindi ipotizzarene una caduta per causa di un attrezzatura scadente mi fece fare il passo definitivo.

Ma per cosa ci serve il treppiede?

Beh ovvio, tenere stabile e ferma la macchina per pose particolari, tempi di scatto lunghi per la semplice mano e anche qui l’esperienza ti fa l esame e poi ti spiega la lezione..

Una foto a un tempo di scatto di 1/50-1/60 potrebbe risultare decente anche fatta tenendola in mano, ma non azzardatevi a ingrandirla al 100%. Noterete che ad ingrandimento 100% l’immagine definita nasconde micromossi, effetti fantasma e sfocature davvero orribili. Per le foto postate su internet o social va più che bene anche un telefono, ma se volete stampare, ingrandire e godere appieno di una vostra immagine abbiamo bisogno di un treppiede.

Quindi portafogli alla mano, si va alla ricerca!

Ammisi fin da subito al venditore le mie ridotte disponibilità economiche. Ma sopratutto l esigenza di un treppiede stabile e non troppo pesante in vista di trekking, giornate con l attrezzo appeso allo zaino o alla cintura..

bene il MANFROTTO MK394-H a mio parere faceva al caso mio.

prezzo?

100 euro circa.

dati tecnici:

Altezza minima 36 cm
Altezza massima (colonna estesa) 143 cm
Portata 3.5 kg
Sezioni gambe 4
Diametro tubi gambe 26 mm, 22 mm, 18 mm, 14 mm
Lunghezza (chiuso) 51 cm
Peso 1.67 kg
Materiale Alluminio
Testa del treppiede Fissa

Testa girevole per ogni verso

asse centrale reversibile per effettuare foto verso il basso.

chiavette per la regolazione della testa facili da usare

clips per la regolazione dei piedi rapide e ben salde una volta applicate

Il peso è contenuto e per il trasporto risulta poco ingombrante, addirittura riesco ad agganciarla alla mia borsa improvvisata per scatti in strada o brevi passeggiate.

dai ok è mio!!!

Ammetto che non è un supporto tanto stabile per fare rilevamenti da artiglieria o in momenti di forte vento ma nella maggior parte dei casi mi ha sempre dato buone immagini

eccone una.

_DSC6786

la foto in questione è l Hospital de santa Pau.

Il punto in cui è stata scattata la foto non era un piano uniforme e qui il treppiede MANFROTTO MK394-H ha dato buona versatilità. I piedi regolabili per tutta la loro lunghezza da modo di livellare la macchina in maniera ottimale. La foto per come risulta definita è stata accettata anche da alcuni siti di microstock.

non male non credete?

unico consiglio?

La piastra che aggancia la macchina fotografica ha un suo preciso verso non facilmente riconoscibile. Se come me, avete fretta o siete distratti potreste vedere staccarsi la piastra con la macchina fotografica annessa, per aver invertito accidentalmente il verso di aggancio.

Ricordo benissimo quel momento in cui sentii e vidi la mia reflex, non professionale certo, ma per me di valore inestimabile, cadere con un tonfo a dir poco sconcertante, seguito da innumerevoli imprecazioni.

Come è andata a finire? Beh con calma e sangue freddo raccolsi la mia NIKON D3200 e dopo una verifica esterna e di funzionamento proseguii con il cuore a mille a fare foto come se nulla fosse.

Qui il link della la mia recensione sulla NIKON D3200, la quale merita un buon voto anche per resistenza a urti meccanici.