
I colori della cima del Tagamanent in autunno
Un facile percorso che permette di ammirare un magnifico panorama autunnale
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Nei primi giorni di Dicembre, nonostante l’autunno inoltrato, ci si può imbattere in alcune giornate ancora tiepide e soleggiate. L’escursione al Dolmen de la Pedra Gentil ha fatto si che la mia ricerca di luoghi interessanti continui. Sopratutto raggiungibili da Barcellona col treno.
Non c’è cosa migliore che approfittare di una buona giornata e prendere la linea R3 da Barcellona per raggiungere la piccola stazione di El Figaro-Montmany. Il paese era in passato formato solo da un ostello adibito a ricevere i viandanti. Oggi conta circa 1000 abitanti.
Il percorso
Partendo dalla stazione si attraversa il Rio Congost grazie ad un cavalcavia e si gira a destra per una decina di metri. Da qui la segnaletica ben chiara indica la salita per la cima del Tagamanent.
Sono appena le dieci del mattino e l’aria in precedenza tiepida si è improvvisamente irrigidita. Il cielo lascia scorrere alcune nuvole che si disperdono e si innalzano sulle cime che circondano la valle. Per arrivare in vetta si risale la Riera de Vallcàrquera attraverso il sentiero denominato «ruta dels arbres de Vallcàrquera».
E’ autunno!
Il percorso non troppo impegnativo è caratterizzato dai tipici colori autunnali. Il rosso intenso delle foglie o il verde del muschio sono le tonalità principali che colorano il sentiero. A parte il tempo perso a fare foto a lunga esposizione, la cima del Tagamanent non tarda molto ad essere raggiunta. Con sorpresa il panorama che si presenta è molto affascinante. Il calore del sole intenso, delle ore più calde, fa si che una folta nebbia si erga e si dimeni lentamente nella valle sottostante espandendosi e contraendosi a ritmo regolare. L’effetto crea così un mare immaginario che si muove e inghiottisce alcune colline sottostanti per poi lasciarle riaffiorare al sole. Un tipico paesaggio autunnale!
Il santuario de Santa Maria de Tagamanent e il castello
La cima, di 1056 metri s.l.m., è stata sempre un punto strategico per il controllo del territorio del Vallès Oriental. Non a caso alcuni documenti attestano la presenza di un antico castello già dall’anno mille d.C. Purtroppo però una volta arrivati in cima, della struttura militare nemmeno una traccia, mentre è ben visibile il santuario de Santa Maria anch’esso antico di circa mille anni. L’edificio principale, che domina il vasto panorama, è in ottimo stato dovuto probabilmente ad una recente restaurazione ancora in corso. L’edificio viene a tratti inghiottito dalla nebbia che poco a poco guadagna forza creando un ambiente misterioso e inquietante. Il sole piano piano scende e lascia spazio a momenti di scarsa visibilità sempre più lunghi.
Ritorno alla stazione
E’ incredibile come in pochi minuti il tempo cambi in montagna. Anche questa volta la natura ha dato dimostrazione della sua forza e imprevedibilità. La giornata caratterizzata da leggere nuvole ha lasciato spazio, durante l’escursione, ad un bellissimo sole per poi scomparire dietro una coltre di nebbia. Onde evitare guai è bene tornare indietro e raggiungere la stazione di El Figaro prima che faccia buio. Ironia della sorte come si riprende il cammino scendendo di quota, il sole torna a splendere regalando le sue ultime ore di luce di questa giornata. L’atmosfera del tardo pomeriggio dona più risalto alla stagione autunnale creando colori e sfumature davvero interessanti.
Ritorno a casa
L’aria fredda della sera rende la breve attesa del treno più sofferta. Finalmente il piccolo convoglio si ferma alla stazione. Un bel posto a sedere dopo una lunga camminata sarebbe l ideale. Ma il sogno di un meritato riposo svanisce non appena si aprono le porte. Il treno è saturo di passeggeri che tornano in città dopo aver visitato il mercato medioevale di Vic. Non resta che resistere un’altra ora in piedi per poi apprezzare al meglio una calda doccia ed il morbido divano di casa.
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Marco Pachiega