
Alella, ma che ci faccio qui?
Una giornata libera e senza rendermene conto mi ritrovo in Alella, ma che ci faccio qui?
Alella, qualche numero da ricordare:
- 975 l’anno della prima documentazione del paese
- 30 i minuti circa di treno dalla stazione del Clot di Barcellona
- una piccola chiesa con più di 1000 anni e lo zampino di Gaudì
Una delle comodità di Barcellona è avere a disposizione diversi mezzi di trasporto pubblico. Con una giornata libera si possono visitare alcuni dei piccoli paesini sparsi intorno alla grande città. Per cui oggi si va ad Alella. Cosa c’è da vedere? e da fare? meglio godersi la sorpresa e fare solo una breve ricerca. Per ulteriori informazioni trovate qui il link del comune di Alella.
Passando ai fatti.
Si potrebbe anche prendere un bus ma nel mio caso preferisco farmi una camminata e raggiungere a piedi il centro. Detto fatto. Non ci vuole molto e mi diverte attraversare il rio in secca che mi porta fino alla piazza .
Una volta arrivato però la domanda sorge spontanea. Alella, ma che ci faccio qui?
Il signore nella foto sopra sembra aver capito la mia domanda. O forse se la sta facendo anche lui da parecchi anni? Non lo so. Oramai sono qua. L’unica cosa da fare e continuare il giro. A primo impatto non ci vorrà molto!
La piazza Dels Germans è semplice con una antica villa del XVII secolo adornata dallo stile barocco. Oggi convertita nel centro di accoglienza turistica. Il torchio posto al centro della piazzetta da sentore di aziende vinicole molto famose e ben affermate. Ed è così. lella è famosa per i suoi vigneti ed il vino buono. Passando per il mercato arrivo alla chiesa di San Feliù. Ovviamente arrivo che la chiesa è chiusa ma leggo in una targhetta che tra le tante modifiche, ampliazioni ed incendi del 1936, anche quì Gaudì c ha messo lo zampino.
In effetti disegnò l interno della cappella con le tipiche iscrizioni “Sanctus” che potete trovare nella Sagrada Familia.
Peccato sia chiusa.
Il breve giro continua.
Una piccola spesa nel tipico negozio di alimentari e si sale verso la collina. (Badate che qua si parla quasi solo Catalano!)
Il paese lascia spazio a pinete e stradine sterrate. Sudato mi godo il panorama. Si ritorna in città.
Il giro è stato piacevole con tanto di azienda vinicola affetta da un incendio proprio nel centro. Se volete più info sul fatto molto recente lo trovate qui.
Come in tutti i paesi che si rispettino non manca il centro di spionaggio e informazioni. Detenuto dai migliori agenti del luogo con tanto di settore cinofilo!
Meglio stare alla larga!
Foto Gallery:
Marco Pachiega