Ossario di San Bernardino e altre curiosità milanesi

A pochi passi dal duomo di Milano si possono trovare luoghi affascinanti avvolti da un velo di mistero

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Ossario di San Bernardino e altre curiosità milanesi

Milano

Capitale della Lombardia oltre che della moda accoglie più di un milione di abitanti e 2500 anni di storia. E’ una delle città più importati ed emblematiche d’Italia, ricca di luoghi di grande interesse. A parte il Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele II a pochi passi dalla piazza possiamo trovare angoli singolari e non molto conosciuti.

San Bernardino alle ossa

Se visitate Milano è d’obbligo fermarsi per un selfie con il duomo alle spalle o passeggiare per la galleria adiacente ammirando le vetrine dei negozi. Ma se proseguiamo verso la piazza di Santo Stefano troveremo la omonima Basilica ed alla sua sinistra la chiesa di San Bernardino alle Ossa.

Andiamo subito al punto. Una volta entrati la chiesa di San Bernardino alle Ossa presenta un piccolo corridoio alla sua destra il quale conduce ad una stanza tutta particolare se non un pò macabra. Si tratta di una stanza con base quadrata con alle pareti migliaia di ossa umane! Si, avete capito bene! Teschi, femori e tibie sono addossati ai muri in modo ordinato e preciso per decorarne i lati, formando addirittura delle grandi croci.  Alzando lo sguardo noteremo una bellissima volta affrescata per mano di Sebastiano Ricci denominata “Trionfo di anime in volo di angeli”. Opera completata nel 1695.

 

Ossario di San Bernardino e altre curiosità milanesi

 

Le ossa e un pò di storia

Ma di chi sono tutte queste ossa?

Sono vere?

Ossario di San Bernardino e altre curiosità milanesi

Certamente! Un pò di storia è necessaria. Nel XII secolo fu eretto l’ospedale del Brolo, ora non più esistente con annesso un cimitero. Dovuto alla scarsa capienza di quest’ultimo si decise di costruire una cappella per accogliere le ossa dei defunti. La storia narra che nel 1642 il campanile della basilica di Santo Stefano Maggiore crollò distruggendo la chiesa adiacente. La confraternita dei Disciplini, monaci che indossavano un caratteristico cappuccio che ne copriva l’intero volto, decisero di ricostruirla. Questa volta però in maniera del tutto originale, utilizzarono appunto le ossa del cimitero per decorarne i muri interni.

San Bernardino alle Ossa risultò tanto unica e affascinante che persino il re del Portogallo Giovanni V decise di costruirne una a Evora vicino Lisbona nel 1728. Quest’ultima chiamata Capela dos Ossos.

Sepolcreto della Cà Granda

Usciti dalla chiesa di San Bernardino, le sorprese non sono terminate. Infatti dirigendoci verso l’ospedale Maggiore possiamo addentrarci nel sepolcreto di Ca’ Granda. Attraverso una piacevole visita guidata si accede alla cripta della Chiesa dell’Annunciata. Le sue basse volte presentano resti delle decorazioni pittoriche del Paolo Antonio de’ Maestri “Volpino” insieme ad uno scarno altare e possenti colonne. Al disotto della cripta si trova il sepolcreto, il quale venne utilizzato per ammassare i corpi dei defunti dell’ospedale. Si stima che vi siano stati depositati più di 150000 corpi! La guida narra che, grazie a studi antropologici sui rest,i si è potuto scoprire malattie, metodi di cura e perfino un caso di nanismo! I caduti delle Cinque Giornate di Milano furono inizialmente accolti in questo sepolcreto.

Ossario di San Bernardino e altre curiosità milanesi

L’archivio storico

La visita continua all’adiacente archivio storico, nel quale sono conservate tutte le pratiche e i documenti dei primi ospedali di Milano fino alla creazione dell’Ospedale Maggiore Policlinico Ca’ Granda.  Tra i vari documenti, risalenti dall’anno mille, emerge anche l’atto di fondazione dell’ospedale firmato dallo stesso Francesco Sforza. Risulta quindi un luogo storico e di grande fascino per la qualità della conservazione e per la sua storia originale.

Ossario di San Bernardino e altre curiosità milanesi

Per prenotare una visita potete visitare il link ARSE

Milano non è solo moda e svago ma anche cultura e storia affascinante!

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Marco Pachiega