Barcellona – La Garriga risalendo il fiume Besòs

Un percorso ciclabile di circa 40 km tra verde, acqua e urbanizzazione

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Risalendo il fiume Besos fino a La Garriga

Slow travel

La velocità media che percorre una persona camminando è di circa 4 km all’ora. Facendo due calcoli a grandi linee in una giornata si può coprire la distanza di circa 40 km. 

Muoversi a questa velocità è un buon metodo contro lo stress e la frenesia di questo secolo che viaggia fin troppo rapidamente tra aerei, auto e connessioni a larga banda. Una cadenza che ci riporta ad uno stato primitivo ed ancestrale, quando l’uomo non aveva né ruote né animali per le sue lunghe traversate. 

Tra il passo d’uomo e il motore a scoppio però c’è un piacevole limbo caratterizzato dalla ruota di una bici.

Oltre ai grandi cammini e sentieri che prendono origine dagli antichi passi oggigiorno è presente una fitta rete di piste ciclabili che si districano per tutta Europa ed oltre. Cicloturisti e viaggiatori alternativi le percorrono, in traversate di più giorni se non mesi, per godere di paesaggi ed esperienze incredibili con uno dei mezzi più sostenibili di sempre, la bicicletta. 

La bici permette coprire distanze notevoli senza però far uso di animali o motori a scoppio, visto che utilizza al momento il più efficiente metodo di spinta al mondo: il nostro corpo. 

Barcellona

La capitale catalana ha una vasta rete di piste ciclabili che si estendono per tutta la città, le quali permettono di visitarla modo economico ed sostenibile. Alcune di esse si estendono ben al di fuori del centro collegando le città vicine. I percorsi sono di differenti lunghezze e difficoltà. Uno di questi collega appunto Barcellona con La Garriga.

Si parte!

Districandomi tra auto e bus inizio il mio tragitto scendendo per la Rambla fino ad arrivare al famoso Passeig de Colon. La statua del discusso navigatore punta imperterrito in direzione sud-est mentre la mia bici imbocca la direzione quasi opposta. Costeggio il litorale ricco di spiagge gremite di turisti assetati di sole, caldo e relax.

Uscire dall’urbanizzazione di Barcellona è un percorso graduale. Traffico, rumore e strette vie lasciano posto a spazi silenziosi e ampi. Supero senza sosta le spiagge del Poble Nou, il Parc del Forum e poco prima di giungere a Sant Adrià svolto a sinistra per immettermi nel fiume Besòs.

Rio Besòs

Il rio Besòs ha una lunghezza di circa 17 km. Si forma dall’unione di due affluenti: il fiume Congost e Mogent all altezza di Montmelò. Città situata nel Vallès Oriental. 

Nel passato il rio Besos fu ritenuto uno tra i fiumi più inquinati d’europa, dovuta alla massiva industrializzazione negli anni 60 del XX secolo. Un fiume a quel tempo sfruttato unicamente come discarica di liquami e spazzatura.

La pista ciclabile dal ponte di Sant Adrià svolta e guida la mia ruota verso il territorio interno portandomi direttamente dentro il letto del fiume. Il percorso è ben visibile e curato. Per un lato il fiume e un prato verde, dall’altro murales impressionanti accompagnano la pedalata.

Mi trovo nel Parco fluviale del rio Besos. Il parco è stato creato per la protezione e recupero di un area di 115 ettari che si estende e si sviluppa lungo il fiume per circa 9 km. Un processo lento che grazie anche all’educazione ambientale ha dato i suoi frutti. Da tempo le acque stanno progressivamente migliorando la qualità permettendo alla flora e fauna di recuperare un buono stato di saute. 

Risalendo il fiume Besos fino a La Garriga

Dopo alcuni km di percorso la pista ciclabile asfaltata termina per convertirsi in un sentiero di terra battuta e pietrisco. Nonostante la mia bicicletta non sia proprio adatta ai terreni accidentati regge bene il colpo. Senza preoccuparmi troppo, con costanza continuo la mia pedalata verso l interno, godendo di un paesaggio mescolato tra grandi spazi verdi e urbanizzazione.

Dopo tantissimi anni tornare in sella ad una bici vengo pervaso da vecchie sensazioni di indipendenza e libertà. E soprattutto il vantaggio di potermi muovere e percorrere maggiori distanze senza perdere il gusto di ammirare il panorama, parcheggiare dove voglia, annusare l’aria con i suoi profumi, odori e non preoccuparmi dell’autonomia del mezzo. Finchè ci sono gambe, c’è speranza! Pedalo con costanza intervallando qualche pausa per fare foto e riposarmi un pò.

Rio Congost e Mogent

Proseguo risalendo il fiume, passo Montcada e la sua montagna iconica per arrivare a Montmelò. Questa città è ben conosciuta per il circuito di Formula 1 ma è anche qui dove nasce il Besòs. La confluenza del Congost e del Mogent danno origine al fiume che dopo ben 17,5 km sbocca sul mare Mediterraneo.  Come due treni affiancati ma con vie differenti, proseguo seguendo il Congost lasciandomi alla mia destra il Mogent. Nonostante si tratti di un fiume più piccolo non mancano garze, gazze ladre, altri piccoli animali e una folta vegetazione fluviale. 

Risalendo il fiume Besos fino a La Garriga

Granollers

a pista ciclabile si alterna con tratti asfaltati o di terra battura però sempre seguendo il letto del fiume. Lasciando Montmelò alle spalle mi imbatto nella festa dell’ascensione di Granollers celebrata tra il 19 e 21 Maggio. Il mio lento pedalare viene accompagnato in lontananza da musica, stand gastronomici, eventi e spettacoli. Qui un mercato affollatissimo ed esteso mi obbliga a scendere dalla sella per proseguire a piedi tra bancarelle colme di frutta, verdura, vestiti e oggettistica varia. Un piacevole sorpresa mescolarmi con la gente del posto.

 

Il Parco Del Falgar (Les Franqueses del Vallès)

Uscire dal caos del mercato non fu facile, ma una volta liberatomi dalla folla in pochi minuti raggiungo il Parco del Falgar (Les Franqueses del Vallès). Un’area verde di 17 ettari divisa in tre settori. Una zona di gioco per bambini, una di transizione e una zona umida dove l’attività umana risulti minima. In quest’ultima è presente anche un lago dove poter osservare vari uccelli migratori e specie autoctone. Il parco fu inaugurato nel mese di Marzo del 2019 dopo ben 10 anni di lavori e ritardi. 

Riprendo il mio cammino per arrivare a La Garriga di lì a pochi minuti. La pista ciclabile non mi ha mai abbandonato, la quale mi porta direttamente nel centro della città.

La Garriga è un centro urbano famoso per le sue case in stile modernista, l’attività di escursionismo e la gastronomia. Nel ‘900 molte famiglie altolocate di Barcellona passavano qui le vacanze estive per sfuggire al calore soffocante di una città in espansione e godere dell’aria più fresca e pulita. 

Finalmente mi fermo er godermi un pò di relax prima di intraprendere la via del ritorno.  Il quale risulta essere ben più facile visto che il treno R3 mi riporta direttamente nel centro di Barcellona in meno di un ora. 

Marco Pachiega

Nessuna AI è stata usata per la stesura del testo ed edizione delle foto.  

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