
Musei e fiere gratis alla Rambla
Parte 1.
Tra caos, sangria e tapas la via più famosa di Barcellona nasconde delle piacevoli sorprese
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La Rambla è l’epicentro della frenesia turistica. Tra negozi di souvenir, venditori ambulanti e artisti di strada è diventata il simbolo delle vacanze di questa città. Un viale lungo poco più di 1 km che serpeggia dividendo due famosi quartieri di Barcellona: il Gotico ed il Raval.
La Rambla
La storia della Rambla inizia in un antico passato. Molto tempo fa al posto delle piastrelle e piccoli chioschi vi scorreva il torrente Malla, nel quale confluivano le acque nere del centro. Nel medioevo poi con l’evolversi della città il torrente lasciò spazio alla via che tutt’ora oggi possiamo vedere.
Per chi vive in città, me compreso, la Rambla spesso è un viale da evitare come la peste. Per la maggior parte dell’anno è il centro nevralgico dei selfie, delle passeggiate con il gelato, dei gruppi di turisti che seguono l ombrellino colorato di una guida e dei venditori abusivi. Le giornate estive ed il clima mite non danno tregua all’affollamento massivo di questa via quasi per tutto l’anno. Ma nonostante la premessa non del tutto incoraggiante la Rambla offre non solo frastuono, paellas e sangria.
Svegliarsi presto
Svegliarsi la domenica mattina di buon ora è una buona strategia per apprezzare la città in modo differente.
Chiudo la porta di casa e mi avvio di buon umore verso la Rambla. Con buona sorpresa noto che la folla e il caos a quest’ora sono solo un brutto ricordo. La sensazione di spazio che percepisco libera la mia vista che si avventura tra gli angoli della strada, si espande e corre fino dove può.
La Rambla ha un’atmosfera diversa la domenica mattina. Le facciate dei palazzi e le decorazioni delle finestre finalmente si possono apprezzare in tutto il suo splendore. Cammino in direzione del porto quando un edificio vicino al mercato della Boqueria richiama la mia attenzione con il suo grande portone aperto
Di che si tratta?
La storia della Virreina
Il Vicerè Manuel de Amat y Junient, vissuto nel XVIII secolo tornò a Barcellona dal Perù con una gran fortuna. Decise così di commissionare la costruzione di un palazzo in stile Barocco-Rococò come sua futura dimora in pieno centro. Completato nel 1778 Manuel Amat decise, all’età di 72 anni, di prendere come moglie María Francisca de Fivaller y de Bru la quale ne aveva appena 24!
Dopo solo 3 anni di matrimonio purtroppo il viceré morì, lasciando vedova Maria Francisca. Nonostante il lutto decise di continuare a vivere nell’edificio, il quale prese il nome di Palazzo della Virreina.
Il palazzo della Virreina fu dichiarato patrimonio nazionale nel 1941 e nel 1944 fu acquistato dal comune di Barcellona dove al suo interno si possono ammirare i famosi Giganti e L’aquila di Barcellona. Patrimonio culturale della città.
Il centro dell’immagine della Virreina
Se come me vi appassiona la cultura e le esposizioni d’arte, siete nel posto giusto! Il palazzo della Virreina non solo offre una bella e luminosa facciata, ma al suo interno si trova il Centro de la Imatge la Virreina. Una istituzione museografica dedicata all’arte contemporanea del tutto gratuita.
Attraverso il portone e un grande atrio mi accoglie con due rampe di scale le quali portano al piano superiore. Qui dove una volta viveva Manuel Amat e la sua consorte Maria Francisca oggi si susseguono esposizione di arte e fotografia davvero interessanti.
Per sapere che tipo di esposizione artistica è presente al momento, basta consultare la loro pagina web Centre de la Imatge virreina.
La pace che si può incontrare all’interno è davvero rigenerante. Mi perdo e contemplo le varie opere d’arte disseminate tra le varie stanze e non mi rendo conto del tempo che passa. L’ora marcata sul mio orologio da polso però mi riporta alla realtà.
Decido di riprendere il mio tragitto fino al porto. Appena passo il famoso Teatro del Liceu la mia vista viene distratta da alcune bancarelle che riempono la Plaza Reial.
Fiera numismatica e del libro
La Plaza Reial risalente al XIX secolo, oggi è la meta di turisti affamati tapas e paellas di giorno e di diversione la notte. Però la domenica mattina è tutta un’altra cosa. Mentre il sole si alza tra le mura dei palazzi che ne delimitano il perimetro, gli spazi dedicati alle bancarelle della fiera numismatica e filatelica si riempono poco a poco. Qui da oltre 125 anni ogni domenica mattina si possono trovare rarità e stranezze.
In un ambiente rilassato giro curiosando tra bancarelle di libri antichi, monete, francobolli e da non crederci persino tappi di spumante, sottobicchieri e spille!
Davvero il collezionismo non ha limiti!
Immerso tra opere d’arte, monete e cimeli da collezione passo una domenica mattina piacevole e differente dal solito.
La Rambla non è solo caos, frenesia turistica e paellas. Se presa nel momento adeguato può regalare momenti di relax e piacere nello scoprire i dettagli di questa città piena di arte e stravaganza.
Tra opere d’arte e cimeli da collezione mQui trvu l secondaparte della mia storia: La rambla e le sue stronzate gratis
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Bibliografia:
https://www.catalunya.com/mercado-de-numismatica-y-filatelia-17-21002-87?language=es
https://www.webarcelona.net/it/eventi-barcellona/mercato-numismatico-filatelico-placa-reial
Marco Pachiega.