
Atlantis, la cava ibizenca selvaggia e ricca di fascino
Un luogo unico e ricco di storia dove contemplare la magia dell’isola
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Ibiza è un’isola relativamente piccola, la quale però nasconde angoli preziosi e tantissimi scorci con panorami di incredibile bellezza come Cala Llentia o la costa nord.
Un’antica storia
Nel XVI secolo la flotta ottomana e le navi corsare minacciavano costantemente tutto il mediterraneo con innumerevoli attacchi e saccheggi a colpi di cannone alle coste spagnole tra cui quelle di Ibiza. Ciò rese necessario ridisegnare la fortificazione del suo centro storico. Il nuovo progetto militare portato avanti dall’ingegnere Giovan Battista Calvi, comportò la nascita di diverse cave per l’estrazione di pietra e arenaria. Quest’ultima non è di certo molto resistente ma vista l’urgenza venne utilizzata insieme ad altro più resistente.
Dopo 500 anni le linee di taglio e la roccia squadrata sono i segni riconoscibili del lavoro incessante per proteggere Ibiza. Oggi questi spazi sono usati sopratutto come piscine naturali o punti da cui tuffarsi pericolosamente da parte di turisti e gente locale.
Perchè Atlantis?
Negli anni 60 del XX secolo il movimento Hippie riscoprì una di queste cave in tutto il suo fascino come luogo abbandonato e idilliaco. Ribattezzato con il nome di Atlantis, a ricordo dell’antico continente affondato descritto da Platone nel IV secolo a.C. in realtà il suo vero nome è Sa Pedrera de Cala D’hort. Divenne presto meta di incontri meditativi e feste. Ancora oggi, data la costituzione relativamente soffice del materiale, si possono apprezzare disegni tribali, visi alieni, sculture o graffiti spesso al limite tra l’opera d’arte e il vandalismo.
Bellezza naturale
Le sue forme rocciose stravaganti, i suoi picchi a strapiombo, le linee che si inabissano nel mare ricordano un’antico tempio distrutto in un lontano passato. Inevitabile rimanerne affascinati dalle luci ed ombre disegnate sulla pietra durante il tramonto. Il mare trasparente, che ne lambisce i confini, regala momenti di relax e di scoperta del fondale circostante. Attenzione però, in base alle correnti può essere infestato dalla medusa Pelagia Noctiluca. Bisogna fare molta attenzione.
Oggi
Atlantis è situata nelle vicinanze del parco naturale di Cala d’Hort e della riserva dell’isola di Es vedrà. Per raggiungere il luogo bisogna percorrere un sentiero tortuoso e scosceso tra arbusti, sabbia e roccia. L’arrivo ultimamente può deludere se cercate isolamento totale. Molti turisti e curiosi spendono diverse ore tra scendere-risalire il ripido sentiero pur di scattarsi un selfie e gli yacth in sosta rompono il silenzio con musica assordante e grida di chi, con coraggio, si azzarda a tuffarsi dalle rocce a picco sul mare.
La posizione isolata della cava, l’affluenza dei turisti in aumento hanno ultimamente creato non pochi problemi ed incidenti. Stiamo parlando di una cava, la quale non ha nessun parapetto o protezione. Alcuni passi possono risultare pericolosamente alti causando incidenti gravi se non mortali.
Sa Pedrera de Cala d’Hort rappresenta sopratutto la memoria del lavoro incessante e faticoso dei tagliatori di pietra e delle visioni mistiche degli hippies in questo luogo isolato a stretto contatto con la natura.
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Marco Pachiega